Tipologia interventi
 
 

Orientamento scolastico-professionale: tipologia degli interventi

Gli interventi orientativi attuali sono centrati sull’uso di FocusWeb, che facilita al massimo la gestione pratica dell’intervento ed è compatibile con l’uso di altri strumenti.

Quando gli interventi sono condotti nelle scuole secondarie, di 1° o 2° grado, la procedura standard è:

  1. incontro preliminare con docenti, famiglie e studenti, con l’obiettivo di ascoltare le richieste e di dare alcune informazioni di base sulle carriere e sui criteri per acquisire informazioni attendibili dalla rete web e dagli organi istituzionali, delegando ai docenti della scuola incontri informativi successivi
  2. somministrazione di FocusWeb, in forma collettiva (circa un’ora di tempo), utilizzando la strumentazione informatica della scuola o degli studenti (smart-phone, tablets)
  3. restituzione – anche immediata – dei risultati di FocusWeb, in forma di report agli studenti (o alle famiglie, per i minorenni) e agli operatori che seguiranno gli studenti con i successivi interventi orientativi.

Gli studenti ricevono, in italiano semplice, senza tabelle né grafici, una sintesi ragionata che in base alle risposte date a Focus evidenzia quali sono i loro interessi in varie aree (riconducibili a percorsi di studio e professionali), il livello professionale a cui aspirano, la presenza eventuale di difficoltà personali e ambientali, il loro livello di resilienza, integrazione sociale, maturazione della scelta scolastica e professionale, autoefficacia negli studi.

Gli operatori ricevono invece informazioni particolareggiate sugli interventi orientativi utili sia per i singoli studenti (nomi e cognomi) sia suggerimenti per la realizzazione di interventi su sottogruppi nell’ambito dell’attività scolastica.

  1. I report individuali possono essere consegnati agli studenti anche nel contesto di un colloquio individuale.

 I colloqui possono evidenziare problemi personali, in continuità con quanto già rilevato da FocusWeb, su cui sarebbe opportuno indagare per dare allo studente l’aiuto specifico di cui ha bisogno per la sua autorealizzazione. In questo caso, lo psicologo esperto di orientamento sceglie i test da utilizzare per fondare una diagnosi introduttiva a un trattamento o a un intervento di accompagnamento. Il quadro delle opzioni, che non si escludono tra loro, è:

  • livello cognitivo generale, con distinzione fra abilità generali dipendenti dalla cultura di appartenenza e abilità generali sviluppate prevalentemente su base genetica
  • abilità cognitive diverse, in rapporto all’elaborazione mentale di vari contenuti diversi (verbale, spaziale, simbolico ecc.), alla rapidità operativa (percezione di oggetti o segni familiari o no, alfanumerici o simbolici…, a operazioni mentali diverse (funzione gestaltica, problem solving, ragionamento ecc.)
  • competenze in settori specifici oggetto dell’insegnamento scolastico (matematica, lingue straniere…) o acquisite per interessi personali estranei alla scuola (soft skills)
  • tratti di personalità normale (affettività/riservatezza, dominanza ecc.; C63, C64)
  • presenza di disturbi clinici o di personalità, con riferimento a DSM e ICD.

Dopo la somministrazione di uno o più test per la valutazione delle aree sopra indicate, lo psicologo scrive un secondo report e lo discute con lo studente (e i genitori, se lo studente è minorenne) nell’ambito di un colloquio in cui vengono anche riconsiderate le scelte di carriera evidenziate da FocusWeb. Questo colloquio è un piccolo intervento di counselling, a cui possono seguire altri interventi terapeutici o di counselling. Da più ricerche, nostre (C53, C54) e di altri studiosi (A33) si evidenzia che più del 20% degli studenti di scuola secondaria di 2° grado hanno problemi di disagio psichico, anche gravi, non sempre in trattamento.

Lo schema appena descritto viene adattato anche all’uso individuale, in colloqui di orientamento condotti da psicologi esterni alla scuoa. Possono essere seguiti da incontri per la messa a punto di metodi di studio più efficaci o per l’incremento della resilienza o da altri tipi di sostegno.

Gli interventi con gli adulti, utilizzando FocusWeb 20, sono in genere individuali (anche se condotti all’interno di Facoltà, Enti o Aziende) e cominciano con un ampio colloquio in cui l’operatore mette a fuoco insieme all’orientando i problemi soggiacenti alla richiesta di consultazione. Il report individuale di Focus viene letto e discusso insieme, anche immediatamente dopo la somministrazione. L’intervento prosegue con la focalizzazione di singole scelte di carriera, affiancando l’orientando nell’esame critico di ciascuna e aiutandolo ad attivare risorse di resilienza per trovare le risorse personali e ambientali che possono aiutarlo nella realizzazione dei suoi obiettivi più gratificanti e più realistici.

Gli interventi con giovani adulti in ambito di tutoraggio universitario integrano l’uso di Focus con la realizzazione di Gruppi di auto-aiuto. Il modello generale d’intervento schematicamente descritto è stato sottoposto a verifiche di validità (A33, A62), anche predittiva a distanza di otto anni (C66). Le ricerche hanno anche evidenziato quali test aggiuntivi a Focus sono più predittivi e in quali circostanze.

Le modalità di intervento standard appena descritte sono molto diverse da quelle apprese da LB all’inizio della sua vita lavorativa da psicologa, quando il modello di orientamento dominante era quello tayloristico – l’uomo giusto al posto giusto – e altrettando diversi sono i test utilizzati e le tecnologie per arrivare dalle risposte ai risultati quantitativi e ai report. Anche i tempi e i costi dell’intervento sono molto cambiati – in meglio – grazie alle tecnologie ora disponibili: l’esame standard, che attualmente richiede i tempi tecnici per l’acquisto della licenza FocusWeb, un’ora di somministrazione e pochi minuti per scaricare i report, anche se sono i report di un’intera classe scolastica, negli anno Ottanta richiedeva una o due mezze giornate di somministrazione, più un’ora per lo scoring manuale dei questionari predecessori di Focus, più un’ora per la stesura manuale del report e, in aggiunta, tempo e spazio per l’archiviazione dei dati su carta.

I cambiamenti sono stati introdotti via via che a conclusione di una ricerca si evidenziava l’utilità di modificare qualcosa. Ecco una sintesi cronologica, limitata alle ricerche più importanti dirette da LB.

  1. Ricerche sull’orientamento universitario finanziate dal Ministero della Pubblica Istruzione gestite dal Dip. di Psicologia di Sapienza, Università di Roma (1983/1990). I risultati di sei anni di ricerca hanno evidenziato:
  • utilità di uno screening psicopatologico, data la presenza del 20% o più di studenti con disagio psicologico, individuabili con testing collettivo a tutti, mentre colloqui limitati a chi li richiede sono meno validi;
  • differenza tra profili di personalità associati a scelte di percorsi di studio diversi: quindi utilità di valutare non solo abilità cognitive, ma anche tratti di personalità normale per garantire stabilità alle scelte
  • utilità di interventi di orientamento con varia periodicità, a partire dall’inizio della scuola secondaria di 2° grado, alternandoli con interventi pianificati con i docenti, in sostituzione dell’intevento diagnostico “una tantum” a fine ciclo
  • necessità di formazione professionale dei docenti per attuare servizi di orientamento formativo
  • utilità di un questionario (QOU, futuro “Focus”) per raccogliere informazioni non solo sugli interessi, ma anche sull’ambiente familiare e amicale e su eventuali problemi personali e ambientali utilità di applicazioni informatiche in orientamento e produzione di un software dedicato (A15).

Pubblicazioni: C48, C49, C50, C51, C53, C54, C55, C59.

  1. Ricerca sull’orientamento negli ultimi due anni delle scuole secondarie superiori finanziato dal CNR (CNR CTB96.02200.11): 1998/99:
  • Ideazione e validazione preliminare di nuovi test cognitivi in sostituzione dei test in uso, adattati da test statunitensi creati prima del 1960 e poco validi per la popolazione italiana degli anni Novanta.
  • Implementazione di un software per la produzione di un report automatizzato (A38)
  • Individuazione del numero minimo di variabili utili per una predizione efficace del successo e della soddisfazione personale, partendo da 102 variabili testate (A33)
  • In base ad analisi fattoriale esplorativa e ad analisi di regressione multipla stepwise sono state individuate le variabili più utili da inserire in interventi di orientamento diagnostico.
  • Formulazione dello schema d’intervento attualmente in uso
  • Da queste ricerche risulta che il successo accademico è predicibile in piccola parte in base alle abilità cognitive (R = 0,43, statisticamente significativo p < 0,01, ma spiega solo il 19% della varianza), mentre è meglio predetto da caratteristiche "non cognitive": soprattutto precisione e puntualità (POC di TALEIA) e valorizzazione di uno status lavorativo elevato (QOU, predecessore di Focus)
  • i migliori predittori della soddisfazione accademica sono anch’essi di tipo "non cognitivo": la percezione del proprio successo e l’importanza data all’ambiente sociale, in presenza e virtuale (QOU, predecessore di Focus)

Pubblicazioni: A22, A23, A24, A25, A26, A27, A28. A29, A33, A34 (AB, precursore di Proteus), A39.

  1. Progetti di orientamento universitario in varie scuole secondarie superiori. Finanziamento Sapienza, università di Roma (2002/2004). Estensione del questionario Focus all’orientamento nella scuola media. Finanziamento CIOFS Lazio (2001/2002)
  • Formulazione di un modello teorico-pratico, insieme a G. Boncori, per l’orientamento formativo, lifelong, centrato sulla persona (A33, A64).
  • Messa a punto di una nuova versione del questionario QOU. Estensione di QOU all’orientamento nella scuola media. Nuova denominazione: Focus, con la specificazione, per ogni versione, dell’età minima per cui quella versione è stata verificata valida.
  • Ideazione e realizzazione di un software dedicato – FocusSoft – che automatizza tutto il processo, dall’acquisizione dati alla produzione dei report. Disponibile in una forma per la scuola media e una per la scuola secondaria superiore, con scale predisposte per il confronto in ricerche longitudinali.
  1. Ricerca sull’individuazione di profili professionali in funzione dell’orientamento. Finanziamento: Ministero Pubblica Istruzione – Fondo Scuole Paritarie (2003-4):
  • per verificare ipotesi sul valore predittivo dei tratti di personalità normale, è stato costruito e sottoposto a una prima validazione il questionario SFERAS (“Sedici Fattori Esplorati Relativamente A Situazioni”), riferito al modello di personalità di Cattell.
  • Il confronto tra campioni di ingegneri/studenti di ingegneria, psicologi/studenti di psicologia e avvocati/studenti di giurisprudenza e le differenze tra i profili di personalità di questi tre gruppi culturali-professionali corrobora le tre ipotesi iniziali.
  • Il confronto tra giovani e anziani, esteso a problemi di disagio psicologico valutati con Taleia corrobora l’ipotesi della continuità evolutiva fra tratti di personalità e alcune configurazioni di disagio (C70).
  • Una prima versione di software, oltre ad acquisizione dati e scoring, produce anche un report per gli utenti.
    Pubblicazioni: A42, A43, C64, C70
  1. Ricerca follow-up su esiti di orientamento dopo 8 anni. Facoltà di Psicologia – Sapienza (2005/2007)
  • Individuazione dei migliori e peggiori predittori testologici di successo e soddisfazione.
    Pubblicazioni: C66
  1. Controllo della dispersione scolastica nel primo biennio della scuola secondaria di 2° grado. Finanziamento: Provincia di Roma (2010/2012)
  • Per il ri-orientamento degli studenti iscritti al 1° e 2° anno della scuola secondaria di 2° grado viene messa a punto una nuova versione del questionario Focus, Focus 13, con l’aggiunta una scala di Resilienza. La scala di Resilienza viene inserita anche nelle altre versioni di Focus (Focus 12, Focus 16, Focus 20).
  • L’intervento di controllo sulla dispersione si rivela molto efficace (riduzione dal 42% al 12% dei dispersi) e Focus 13 risulta uno strumento molto valido in questa applicazione.
    Pubblicazioni: A53, A62, B72, B73, B74, B75
  1. Ricerca sull’orientamento e il ri-orientamento al lavoro in piccole e medie aziende. Gruppo di lavoro dell’Ordine degli Psicologi del Lazio. Autofinanziato (2015/2016)
  • Revisione del questionario Focus20 per estenderne l’utilizzazione dal tutoraggio universitario e post-universitario all’ambito dell’orientamento e ri-orientamento degli adulti, in prospettiva di life-long guidance secondo le direttive europee Horizon 2020.

Pubblicazioni: C71


  1. Orientamento e ri-orientamento in un Istituto comprensivo di una cittadina del Lazio meridionale. Finanziamento: Consorzio Fortune (2017/18) e successiva realizzazione e validazione dello strumento FocusWeb (2018/19), su autofinanziamento degli autori L. Boncori e M. Di Marco
  • Il modello di orientamento e ri-orientamento validato nella ricerca del 2010/12 è stato adattato alle richieste di un Istituto comprensivo costituito da scuole collocate in vari comuni. La grave carenza di infrastrutture tecniche in queste scuole ha indotto alla transizione da FocusSoft, che richiede la presenza di almeno un pc e di una multifunzione e di docenti o amministrativi disponibili a usarli, a FocusWeb, gestibile da strumenti come tablet o smart-phone di proprietà degli studenti e della disponibilità dei docenti all’acquisto e all’attivazione delle licenze distribuite dal Consorzio Humanitas (amministrazione@consorziohumanitas.com). Le licenze sono
    gestite tecnicamente da Software Studio di ing. Mario Di Marco (info@softwarestudiomdm.it).
"In viaggio per Delfi, per la fondazione di FEDORA, Forum Europeo per l'Orientamento Accademico, con la prof. Emma Meola autrice delle tavole per il test SDI, Storie Da Inventare"