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«Storie da inventare» (SDI) è un test tematico, ideato per i bambini (4-14 anni), ma utilizzato sperimentalmente anche con adulti.
Manuale e tavole sono distribuiti da CRISP arl, che propone anche corsi di addestramento specifici.
SDI è nato da anni di esperienza e di studi critici su altri test tematici, in primo luogo il Thematic Apperception Test (T.A.T.) e il Children Apperception Test (C.A.T.). In particolare, le ricerche compiute da LB sul CAT (A 8) e sul metodo di analisi proposto da Bellak (C 44) hanno influito sulla decisione di modificare radicalmente (A14):
- gli stimoli, superando il monocromatismo, percepito come "strano" dai bambini di oggi, e la mancanza di stimoli attinenti a bisogni attinenti all'autorealizzazione e alle risorse connesse con le potenzialità di autoattivazione personale
- il metodo di analisi per raggiungere un livello accettabile di oggettività di siglatura (A14).
Gli stimoli sono 24 tavole a colori formato A4, organizzate in due album ideati per la somministrazione individuale o collettiva (p. es. in una classe scolastica).
Le tavole, originali a tempera della prof. Emma Meola, sono state realizzate per coprire tutte le tematiche-stimolo ritenute importanti per i modelli contemporanei di psicoanalisi dell'Io (C58) e per la teoria di Maslow, su indicazioni particolareggiate di LB, che già aveva proposto un'interpretazione del CAT su questo modello: A14. Queste ultime includono il bisogno di conoscenza e di autorealizzazione, valutati anche introducendo stimoli che costituiscono situazioni di problem solving (A19).
Lo SDI mantiene una tradizione di continuità rispetto agli «archetipi» dei test tematici in quanto conserva di questi la caratterizzazione generale degli stimoli (sono tavole che rappresentano scene di vita interpretabili in vario modo) e la consegna generale che fa appello all'ideazione di una storia.
È però innovativo rispetto ai test tematici tradizionali, in quanto recepisce e cerca di superare molte delle critiche rivolte ai test dal 1968 in poi.
Le tavole-stimolo sono state ripartite in due serie, che consentono di disporre di una serie parallela da utilizzare quando serva una seconda somministrazione a distanza di tempo, p. es. per verificare i risultati di una terapia, per studi longitudinali ecc.. |
Il parallelismo delle due serie di tavole è stato verificato sperimentalmente mettendo a confronto migliaia di storie analizzate in riferimento alla teoria di Maslow. Nessun altro test tematico si presenta con due serie parallele di stimoli, finora.
L'analisi delle risposte è compiuta con riferimento sia ai contenuti sia alle caratteristiche formali, utilizzando gli indicatori più validi evidenziati dai numerosi metodi di analisi dei test tematici tradizionali (in particolare del T.A.T.). Gli indicatori formali sono stati individuati tenendo conto della linguistica strutturale e testuale e degli studi di psicolinguistica evolutiva di J. Piaget e dei risultati di precedenti ricerche dell'autore sulla competenza in lingua italiana di bambini italofoni e bilingui (A12, A45).
L'attendibilità nell'analisi delle risposte è stata estremamente curata, in linea con la profonda convinzione dell'A. (A53) che i test «proiettivi» debbano rispondere agli stessi requisiti psicometrici dei questionari e dei test cognitivi. Non solo: i test per l'uso clinico dovrebbero essere molto più validi, e quindi molto più attendibili, dei test usati per la ricerca, in quanto l'uso di test poco attendibili e poco validi può causare ai singoli utenti danni personali, di cui lo psicologo è tenuto a rispondere personalmente in base al codice deontologico. Con la successiva messa a punto di vari sussidi per l'analisi, si è giunti a coefficienti di accordo tra operatori che sono pari o superiori a r = 0,80, cioè della stessa grandezza dei coefficienti considerati accettabili per i test cognitivi.
La validità del test, per ora, è stata documentata solo in riferimento ad alcune problematiche:
- influsso del colore sulle risposte;
- differenza tra somministrazione individuale e collettiva;
- differenze tra risposte date da soggetti di sesso diverso (età: 11-14);
- differenze tra risposte date da ragazzi di età diversa (età: 6-11).
Sono in corso altre ricerche sulla validità (sia per bambini per adulti), sulle quali è aperta la collaborazione gratuita e semigratuita.

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